DIARIODIAC
Dir. Resp. Giorgio Santilli
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Edizione del 04/07/2025
Estratto da pag. 75
La rigenerazione urbana di Bologna passa attraverso l`INNOVAZIONE, ecco tutti i progetti in corso
VIAGGIO NEL CAPOLUOGO EMILIANO/2 La rigenerazione urbana di Bologna passa attraverso l'INNOVAZIONE, ecco tutti i progetti in corso 03 Lug 2025 di Giusy Iorlano Prosegue il viaggio di DiarioDiac a Bologna, il capoluogo emiliano che sta portando avanti da alcuni anni una vera e propria rivoluzione urbanistica, in particolare nell’intero quadrante nord della città, ribattezzato Distretto Tek, legato allo sviluppo del Tecnopolo e della Fiera. E una grande spinta è arrivata da oltre 1,5 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati, in parte anche grazie al Pnrr. Bologna è così pronta a trasformare un intero distretto per farne la sua Silicon Valley. Prosegue il viaggio di DiarioDiac a Bologna, il capoluogo emiliano che sta portando avanti da alcuni anni una vera e propria rivoluzione urbanistica, in particolare nell'intero quadrante nord della città, ribattezzato Distretto Tek, legato allo sviluppo del Tecnopolo e della Fiera. Una grande spinta è arrivata da oltre 1,5 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati, in parte anche grazie al Pnrr. Bologna è così pronta a trasformare un intero distretto all'ombra delle torri per farne la sua Silicon Valley. Riqualificazione dell'ex parcheggio Giuriolo L'intervento prevede un progetto di rifunzionalizzazione dell'immobile in via Giuriolo 6 di proprietà del Comune di Bologna, concepito per essere un parcheggio multipiano, la cui scarsa funzionalizzazione, oltre all'insuccesso degli ultimi bandi per l'affidamento della sua gestione, hanno portato l'edificio a un progressivo stato di abbandono e degrado. L'amministrazione di Matteo Lepore, in accordo con la Cineteca di Bologna, ha quindi ritenuto opportuno e necessario, a seguito del crescente sviluppo di attività, di prevedere un adeguamento degli spazi esistenti per accogliere le diverse funzioni che ruotano attorno alle attività svolte dalla Cineteca, individuando gli spazi da destinare ad archivio conservativo delle pellicole cinematografiche, laboratori ed uffici. Il progetto può contare su un finanziamento di oltre 6,3 milioni di euro garantito mediante "Reimpiego del contributo piano qualificazione periferie lotto 10: riqualificazione ex parcheggio Giuriolo" (contributo statale). Fine lavori prevista per il 31 dicembre 2030. Tek, il nuovo distretto dell'innovazione digitale Rendering Villaggio dell'Innovazione Digitale, © Arup Bologna investe in innovazione digitale sul suo territorio: nascerà, infatti, il nuovo TEK (Technology, Entertainment, Knowledge) District, un'area di circa 277 ettari destinata a diventare un grande hub europeo sui Big Data e l’AI tramite un intervento di rigenerazione urbana sostenibile, tra i quartieri San Donato e Bolognina. Con una superficie di 277 ettari, si sviluppa lungo l'asse di via Stalingrado, tra porta Mascarella e la Dozza. Su quest'area convergono già più di un miliardo di investimenti pubblici e si stimano investimenti privati potenziali di eguali dimensioni. Nella zona sono già presenti la Fiera, Hera e Unipol, Legacoop, Confcooperative, Cna, Unioncamere, oltre alla sede della Regione Emilia-Romagna e al Tecnopolo, che al suo interno ospita l’ECMWF (Centro meteo europeo) e il supercomputer Leonardo, il quarto più potente al mondo, ai quali si aggiungeranno l’Infn, il Cineca, l’Enea, lo Ior, il Centro nazionale di Ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, l’Università delle Nazioni Unite dedicata a big data e intelligenza artificiale e le Officine della Conoscenza. Poco distante si trovano l'ex Caserma Sani e le Officine Casaralta e altre aree in disuso. In tutto si tratta di 210 ettari di aree da riqualificare, che fanno di Tek il più importante progetto di rigenerazione urbana a Bologna dal dopoguerra. Tanti i progetti per la zona, c'è il nuovo polo dell'intrattenimento e della cultura, a partire dal nuovo ingresso di piazza della Costituzione, che ospiterà il nuovo padiglione polifunzionale, un'arena sportiva, spazi commerciali, culturali e ricreativi, progettati dallo studio Mca di Mario Cucinella. Più a nord, proprio di fronte al Tecnopolo, nascerà un nuovo Villaggio dell'innovazione digitale, che accoglierà nuovi insediamenti di imprese, centri di ricerca e residenze. La riqualificazione del Parco Nord Parte integrante del masterplan è anche la riqualificazione del Parco Nord, che restituirà alla città più di 50 ettari di parco urbano e una rinnovata Arena Joe Strummer da 25mila posti. Nelle vicinanze nascerà l'Energy Park di Hera, un impianto agrivoltaico con pannelli fotovoltaici sopraelevati rispetto al suolo. L’Energy Park, progetto strategico per Bologna, insiste precisamente nel territorio del quartiere Navile compreso tra la via Ferrarese e attraversato da via del Gomito e via Romita, in continuità territoriale con il Parco Nord. Il progetto sarà realtà entro il 2026 ed è un passo fondamentale per Bologna Missione Clima, il percorso verso la neutralità climatica che il Comune di Bologna si impegna a raggiungere entro il 2030. Grazie all’Energy Park, infatti, il risparmio annuo in termini di anidride carbonica sarà di circa 6mila tonnellate. I tempi, anche a causa del Pnrr, sono stretti: molte realizzazioni sorgeranno nell'arco di tre anni. "Ma è un progetto per i prossimi 20 anni", ha sottolineato il sindaco Matteo Lepore durante la presentazione del progetto. Il piano di riqualificazione dell'area prevede anche la progressiva trasformazione di via Stalingrado - vera e propria spina dorsale di Tek - in un green boulevard europeo. L'obiettivo è di ridurre del 40% le emissioni prodotte dalla mobilità, di 10 gradi la temperatura del suolo nel periodo estivo e realizzare più di 6mila metri quadrati di nuovi spazi verdi e permeabili. Il nuovo padiglione polifunzionale in Fiera I lavori per la realizzazione del nuovo padiglione polifunzionale in Fiera sono partiti: la prima pietra di quella che nel giro di un anno e mezzo diventerà anche la nuova casa della Virtus Bologna, e non soltanto, è stata posata lo scorso 25 giugno. La struttura, progettato da Mario Cucinella Architects, è stata realizzata grazie a un investimento di BolognaFiere che supera i 70 milioni di euro, avrà una capienza di circa 10.500 spettatori. Modulare, flessibile e ad alta efficienza energetica, sorgerà nell’area dell’attuale padiglione 35, in posizione strategica tra Piazza Aldo Moro e il Viale della Fiera. Il nuovo padiglione polifunzionale avrà una dimensione di 12mila mq, con un’altezza di 25 m e una capienza di circa 10.500 spettatori. Accoglierà le manifestazioni fieristiche internazionali Eima, Cersaie e Cosmoprof, Congressi internazionali, eventi sportivi di alto profilo – a partire dalle partite di campionato e di Eurolega della Virtus Segafredo Zanetti e le finali di Coppa Davis – oltre a grandi concerti e spettacoli. L’area sarà facilmente accessibile grazie alla connessione diretta con le principali linee di trasporto pubblico, inclusa la futura fermata della linea rossa del tram, e con le principali arterie viarie della città, tangenziale e autostrada. Da via Aldo Moro ci sarà un accesso pedonale, mentre sul versante carrabile di Viale della Fiera, l’architettura sarà valorizzata da una facciata iconica, pensata per essere immediatamente riconoscibile. Il progetto si distingue per il volume scenografico avvolto da una facciata dinamica che, trasformandosi in una grande lanterna urbana, potrà proiettare contenuti e raccontare gli eventi alla città. La versatilità è il cuore del progetto: grazie a tribune mobili telescopiche, servizi integrati e spazi riconfigurabili, il padiglione potrà adattarsi rapidamente alle esigenze di esposizioni, congressi, eventi sportivi e spettacoli. L’ex-Manifattura Tabacchi diventa un centro per l’innovazione: il Tecnopolo Il complesso dell’Ex Manifattura Tabacchi, progettato da Pier Luigi Nervi negli anni ‘50, è una tra le più importanti architetture industriali risalenti al XX secolo. Insomma, un vero e proprio monumento dell’architettura industriale che, grazie alla sua posizione strategica rispetto alla città, è stata scelta per ospitare il nuovo Tecnopolo di Bologna, al cui interno sono ospitati il centro elaborazione dati del Centro meteo europeo (ECMWF) e il supercomputer Leonardo, gestito dal consorzio interuniversitario Cineca. L’obiettivo dell’intervento è quello di creare un polo di innovazione e sperimentazione per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico: il complesso accoglierà laboratori attivi su meccanica, materiali, costruzioni, scienze della vita, energiaambiente, design, tecnologie dell’informazione e della comunicazione. A questi si affiancheranno uffici, aule didattiche e infrastrutture di collegamento con il centro cittadino. Tecnopolo che lo scorso marzo ha svelato il nuovo logo e il nuovo nome: si chiamerà “DAMA”, due sillabe che ricordano i dati, ovvero i Big Data che al suo interno vengono calcolati da infrastrutture tecnologiche di livello internazionale, e, appunto, la Manifattura Tabacchi riqualificata con un accurato progetto che ne ha preservato l’architettura industriale di pregio e al cui interno hanno casa i suoi supercomputer. Il progetto Casaralta: un centinaio di nuovi alloggi, verde e un parcheggio E' partito a fine maggio l’intervento di demolizione prima (dei primi tra i nove edifici esistenti) e riqualificazione poi delle ex Officine Casaralta, area di 50mila metri quadrati in via Ferrarese in stato di totale abbandono dal 2001. Le Officine di Casaralta è stata un'azienda di costruzioni meccaniche del settore ferrotranviario, tristemente nota per le morti causate dall'amianto tra i suoi lavoratori. Lo scorso 29 maggio, nei 50mila metri quadri che si affacciano su via Ferrarese, sono cominciati i lavori di demolizione dei primi tra i nove edifici esistenti. L’area, acquistata dalle società Taurus s.r.L e Casaralta S.r.l., vedrà sia la nascita di un centinaio di nuovi alloggi, anche per i ricercatori in arrivo al Tecnopolo, che verde pubblico che si estenderà per 21 mila metri. Da progetto infatti sorgerà un parco urbano, un parcheggio pubblico da 350 posti. Ma anche uno studentato, una rete di piste ciclabili e attività commerciali di vicinato. Per un investimento che i proprietari stimano, complessivamente, in 200 milioni di euro. Per l’inizio della costruzione delle opere di urbanizzazione si dovrà attendere la primavera 2026, mentre per la fine del cantiere l’obiettivo è fissato al 2028. ---End text--- Author: Giusy lorlano Heading: Highlight: Image: -tit_org- La rigenerazione urbana di Bologna passa attraverso l'INNOVAZIONE, ecco tutti i progetti in corso -sec_org-