MESSAGGERO ROMA
Dir. Resp. Massimo Martinelli
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Edizione del 04/07/2025
Estratto da pag. 39
Intervista a Tobia Zevi - «Questi clan sono spaventati dallo Stato Le concessioni balneari non c`entrano»
L’intervista Tobia Zevi, assessore al Patrimonio «Questi clan sono spaventati dallo Stato Le concessioni balneari non c’entrano» T obia Zevi, assessore al Patrimonio del Comune con la delega alla gestione del demanio marittimo, aver toccato una serie di situazioni consolidate da decenni come le concessioni balneari e i chioschi, il lungomuro e via dicendo, può aver contribuito, quanto meno, a determinare questo stato di tensione a Ostia? «Premesso che non ho la competenza né del Prefetto né del Questore, quindi la mia è solo un’opinione, io non penso che esista un rapporto causa effetto fra le iniziative del Campidoglio e gli episodi di criminalità, ma penso che tutte le volte che l’Amministrazione mostra il proprio attivo interesse su Ostia c’è una reazione generale. La criminalità organizzata non vuole che lo Stato si riappropri di pezzi del territorio quindi il tema è che se noi facciamo partire le procedure per il Ponte della Scafa, per il Parco del Mare, per gli alberghi, per le manutenzioni regolari, con il Sindaco che va sul territorio, quello può “spaventare” di più la criminalità organizzata più che il singolo bando per un chiosco o uno stabilimento balneare». Nelle ultime settimane, però, si sono susseguiti episodi su episodi: un uomo torturato e abbandonato in ospedale con un cartello “infame” appeso al collo, auto e moto date alle fiamme, stabilimenti che vanno a fuoco, polemiche anche sull’ordinaria gestione e amministrazione delle spiagge. Che succede a Ostia e cosa sta facendo il Comune? «Noi che ci occupiamo direttamente del litorale abbiamo chiesto alcune settimane fa al Prefetto di convocare un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica dedicato a Ostia. Ringrazio Prefetto e forze dell’ordine non solo per averlo convocato ma anche per aver dato un sostegno concreto già nei giorni scorsi alla richiesta di un presidio maggiore del territorio, in particolare delle spiagge libere. Dopo di che io, che non faccio l’inquirente o il poliziotto, non ho elementi per ragionare delle dinamiche criminali ma ho quelli per analizzare la situazione da un punto di vista amministrativo». E cosa ne esce? «Due punti fermi. Il primo, legalità e sviluppo devono andare insieme. A Ostia abbiamo una sfida che non si risolve né in pochi giorni né in poche settimane che è quella di portare investimenti, turisti, iniziative, eventi con procedure trasparenti, come quello in corso ora, Felicittà con spec». E il secondo? «È il fatto che il sindaco Gualtieri ci ha chiesto esplicitamente di mettere su Ostia un’attenzione speciale». E in cosa si concretizza? «Dalle manutenzioni ordinarie, che forse sono fra le cose che i cittadini vedono maggiormente, a interventi come il nuovo Ponte della Scafa che sarà costruito nei prossimi anni grazie al lavoro dell’assessore ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini; o al grande progetto del Parco del Mare che il collega dell’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ha messo in campo e che già nei prossimi mesi potrebbe vedere l’inizio delle attività. Quindi, legalità e sviluppo». Entrando più nei fatti degli ultimi giorni, le polemiche per la situazione dei lidi, la carenza dei bagni. «Abbiamo l’ambizione di cambiare radicalmente l’immagine e la funzione delle spiagge romane. Questo significa tre obiettivi di lungo periodo». Ovvero? «Primo, la protezione della costa dall’erosione che dipende dalla Regione Lazio. Secondo, il nuovo Piano di utilizzazione degli Arenili (Pua) che è arrivato alla fase finale di approvazione in Assemblea capitolina». E tre? «Terzo, i bandi pluriennali per le concessioni balneari, cioè quelli che consentiranno agli imprenditori di investire perché le concessioni avranno un arco temporale ampio, di 15 o 20 anni. Per arrivare a raggiungere questi obiettivi, noi dobbiamo per forza passare per una fase transitoria: abbiamo detto molto chiaramente che anche in questa transizione non volevamo fare alcuna guerra con categorie ma che avremmo intrapreso percorsi all’insegna della legalità, i bandi. Quanto fatto per le spiagge libere, gli stabilimenti o Castel Porziano, per il quali abbiamo fatto noi il primo bando della storia, rientrano in questa fase in cui possono presentarsi disagi. Noi vogliamo aumentare i servizi per i cittadini e tutelare l’ambiente rispettando la legalità. Ci facciamo carico di tutti i disagi ma, con la massima sincerità, diciamo chiaramente che non vogliamo tornare indietro da questo percorso intrapreso». Fernando M. Magliaro ---End text--- Author: Fernando M Magliaro Heading: Highlight: LE TANTE OPERE CHE ABBIAMO MESSO IN CANTIERE GARANTISCONO UNA PRESENZA CHE DÀ FASTIDIO ABBIAMO L’AMBIZIONE DI CAMBIARE RADICALMENTE L’IMMAGINE E LA FUNZIONE DELLE SPIAGGE Image:L’assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative del Campidoglio Tobia Zevi (foto LAPRESSE) -tit_org- Intervista a Tobia Zevi - «Questi clan sono spaventati dallo Stato Le concessioni balneari non c'entrano» -sec_org-