REPUBBLICA TORINO
Dir. Resp. Mario Orfeo
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Edizione del 01/07/2025
Estratto da pag. 6
Con il “Cresci Piemonte” pratiche in metà tempo ma stesse procedure La Regione accontenta solo in parte le richieste di Torino La Città voleva snellire la burocrazia per il nuovo piano regolatore lla fine nel “Cresci Piemonte” voluto dalla Regione per accorciare l’iter delle procedure urbanistiche c’è un’apertura a metà alle richieste del Comune di Torino. La legge dimezzerà i tempi, da 120 a 60 giorni, della «seconda conferenza di pianificazione e valutazione», uno dei passaggi necessari al nuovo piano regolatore che Palazzo civico intende varare nel 2026. La norma «tende la mano a Torino», scrive il Grattacielo in una nota. Ed è vero, anche se ovviamente per coerenza è estesa a tutti i capoluoghi di provincia. La Città però voleva di più, puntava a eliminare completamente la seconda conferenza di pianificazione, il sindaco Stefano Lo Russo lo aveva anche scritto in una lettera qualche settimana fa. «Quello che potevamo fare lo abbiamo fatto, accogliendo alcune proposte del Comune — assicura il presidente Alberto Cirio — Il resto per forza dovrà essere affrontato nella nuova legge urbanistica, che coglierà anche questo spunto». Per il Pd, invece, «le modifiche che propone la giunta sono utili, ma rischiano di non produrre effetti sul piano regolatore di Torino: intervenire solo sui tempi e non sulle procedure non basta», commenta il consigliere Daniele Valle (da sempre molto vicino al sindaco), che annuncia la volontà di presentare modifiche al provvedimento. In ogni caso questo è solo il primo tempo della riforma, come spiega il governatore che l’ha presentata insieme agli assessori Marco Gallo ed Enrico Bussalino e ai presidenti di commissione consiliare Roberto Ravello e Mauro Fava. Il “Cresci Piemonte” è infatti una disposizione transitoria, che varrà fino al 2030 (prorogabile), la giunta vuole che sia approvata a Palazzo LascaA ris entro luglio e chiede la collaborazione dell’opposizione. Ma la revisione complessiva di tutte le regole è affidata alla legge urbanistica candidata a sostituire il vecchio testo del 1977. Cirio fissa in un anno da ora la scadenza perché sia in vigore. L’antipasto, la “leggina” di oggi, si applica comunque a potenziali investimenti per oltre 5 miliardi di euro su tutti i comuni piemontesi, per la gioia di enti e associazioni di categoria che chiedevano a gran voce un intervento. La novità principale, rispetto a quanto già annunciato, è l’estensione delle semplificazioni anche a progetti interamente finanziati dai privati, purché superiori a 5 milioni di euro. «Ce lo hanno segnalato alcuni sindaci attraverso le loro organizzazioni di rappresentanza, soprattutto per quel che riguarda gli investimenti nella logistica», specifica il governatore. Il resto è più o meno quanto atteso: ad esempio, il taglio dei tempi — da 60 a 30 giorni e da 90 a 45 giorni — delle conferenze per le varianti strutturali che non richiedono la valutazione ambientale strategica e un’analoga riduzione c’è per la formulazione delle osservazioni. Stesso principio anche per le varianti semplificate. Esultano le categorie. L’Ance, l’associazione dei costruttori, definisce «i tempi certi e le semplificazioni anche per i privati» come «un segnale concreto nella giusta direzione», sottolinea la presidente regionale Paola Malabaila che propone anzi di abbassare la soglia dei 5 milioni per i progetti a carico dei privati. È soddisfatto il presidente Api Torino Fabrizio Cellino, che vede nel “Cresci Piemonte” «un valido aiuto, ma è necessario renderlo al più presto operativo e poi vigilare sulla sua applicazione». Per gli artigiani della Cna Piemonte si tratta di «un’indicazione chiara e precisa di quello che avevamo chiesto» e anche il comitato regionale dei collegi geometri parla di «svolta attesa da tempo, cambio di passo concreto verso la semplificazione normativa, la valorizzazione del patrimonio edilizio e la rigenerazione urbana». ---End text--- Author: ANDREA GATTA Heading: Highlight: Image:T Passa in giunta il taglio dei tempi burocratici per le procedure urbanistiche -tit_org- Con il “Cresci Piemonte” pratiche in metà tempo ma stesse procedure -sec_org-