CORRIERE DI VERONA
Dir. Resp. Alessandro Russello
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Edizione del 01/07/2025
Estratto da pag. 7
Le locazioni turistiche stanno per arrivare anche a Palazzo Forti VERONA Possiamo definirlo un «segno dei tempi che cambiano». Anche una parte dello storico Palazzo Forti, nel cuore della città, diventerà sede di locazioni turistiche o bed and breakfast, svuotando ulteriormente il centro dei suoi abitanti. I lavori di ristrutturazione sono in corso, ma la parte di palazzo finora affittata a residenti - secondo molteplici fonti da noi interpellate - sarà destinata a questa novità. Palazzo Forti era stato lasciato in eredità al Comune di Verona, nel 1937, da Achille Forti: un patrimonio di 922 appartamenti, 564 box, 336 posti auto, 2 magazzini, 8 negozi, 2 uffici e 8 fabbricati di varia natura. Lo scorso anno, le rendite del lascito erano state di 745.000 euro, utilizzati a favore dei Servizi sociali del Comune di Verona. Il Palazzo, peraltro, venne venduto dal Comune (sindaco Flavio Tosi) a Fondazione Cariverona (presidente Paolo Biasi) nel 2010, per 33 milioni di euro, sia per la parte vincolata a destinazione museale che per quella a destinazione residenziale-commerciale. Questa seconda parte, poi, nel dicembre 2024 venne venduta da Cariverona all’immobiliare tedesca Mia Banca Immobiliare Italien (il Comune aveva rinunciato al suo diritto di prelazione). Quella vendita fruttò 14 milioni e mezzo (più 20 milioni incassati da Cariverona, con la stessa operazione, per Palazzo Ottolini, in piazza Bra, dove ha sede la filiale di Unicredit). La parte museale è invece rimasta a Cariverona e l’accordo che obbliga a mantenere questa destinazione scade tra 5 anni, nel 2030. Intanto, appunto, sono iniziati i lavori di ristrutturazione della parte abitativa, quella cui si accede da vicolo Due Mori (ai numeri civici 2, 4 e 8) da destinare a locazioni turistiche o a bed and breakfast, come in moltissimi immobili del centro. A questo proposito, il Sole 24 Ore ha pubblicato ieri uno studio secondo cui, in 16 città turistiche italiane (è compresa Padova ma non c’è Verona) l’offerta è in diminuzione ma gli affitti incassati dai proprietari in aumento (fino a più 6%). Secondo il quotidiano di Confindustria «è indubbio che l’aumento degli alloggi in affitto breve può avere conseguenze sulla tipologia del tessuto urbano» ma «non si è stati in grado di stabilire se vi sia un nesso di causalità tra la minor quota di prime case e gli affitti brevi». Lo stesso quotidiano pubblica un sondaggio di Ipsos secondo il quale gli affitti brevi «sono percepiti più come un problema che come un vantaggio economico soprattutto a Verona» dove a pensarla così è stato il 52 per cento degli intervistati. Lillo Aldegheri ---End text--- Author: Lillo Aldegheri Heading: Highlight: Image:Lavori in corso L’immobile storico -tit_org- Le locazioni turistiche stanno per arrivare anche a Palazzo Forti -sec_org-