REPUBBLICA ROMA
Dir. Resp. Mario Orfeo
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Edizione del 30/06/2025
Estratto da pag. 3
Il capolavoro di Nervi e i progetti di Lotito tra i musei del futuro l futuro dello stadio Flaminio è più incerto che mai. A poco meno di quattro mesi dalla presentazione del Piano economico e finanziario dell’intervento di restyling voluto da Claudio Lotito non ci sono certezze sulla riqualificazione dell’impianto sportivo disegnato da Pier Luigi Nervi nel 1959. Il faraonico intervento della Lazio è ancora lontanissimo dalla fase dell’apertura dei cantieri. Può essere bloccato da diverse variabili: dal no degli uffici a quello della Soprintendenza fino al più che probabile ricorso della fondazione Nervi. E se le cose andranno così il Campidoglio resterà con il cerino in mano, con in dote uno stadio vuoto in balia del degrado. Il gioiello architettonico realizzato per le Olimpiadi del ’60 è di fatto abbandonato dal 2011, da quando la Federazione italiana Rugby ha smesso di utilizzarlo per gli incontri del Sei Nazioni. E ora il rischio che resti in questo stato di totale incuria è alto. Anche perché non sono stati fatti grandi passi in avanti da quando la Lazio ha presentato al Comune, a marzo, i primi elaborati. Lotito vorrebbe fare dell’impianto, monumento nazionale tutelato, lo stadio ufficiale dei biancocelesti. Il suo progetto prevede la realizzazione di un guscio esterno per sostenere un secondo anello che possa portare la capienza totale a 50.570 posti e sostenga la copertura di curve e tribune. Il tutto per 438 milioni di spesa. Anche se il sindaco Gualtieri si era espresso favorevolmente all’opera, parlando di un «progetto bello e condivisibile», l’intervento della Lazio è un vero e proprio azzardo a causa di diverse criticità: il guscio disegnato dagli architetti di Lotito copre l’attuale struttura, andando a cozzare con l’estetica dell’edificio e la necessaria tutela. Punto su cui la fondazione Nervi ha già promesso battaglia legale ma su cui anche la Soprintendenza potrebbe avere dubbi. C’è poi l’incognita del piano mobilità voluto da Lotito, che immagina di portare migliaia di tifosi allo stadio grazie a navette in partenza dai parcheggi di scambio a Saxa Rubra, a largo De Bosis, sui lungotevere o sotto il viadotto di corso FranI cia. Va comunque ricordato che fino all’inverno scorso c’era un’alternativa, rappresentata dal progetto della Roma nuoto che immaginava che lo stadio Flaminio diventasse un impianto polifunzionale, con il campo da gioco prestato alle squadre di calcio femminile e la zona subito sotto il terreno trasformata in un grande polo natatorio, con piscine e palestre. Questo progetto, però, il 3 aprile scorso non ha ricevuto il pubblico interesse da parte del Campidoglio. E ora se le cose andranno male anche per Lotito lo stadio tornerà a essere senza pretendenti. Senza il restyling del Flaminio l’intero quadrante rischia di veder vanificato uno dei più imponenti piani di riqualificazione urbana in atto a Roma. Tra gli interventi previsti per il quartiere va ricordato il restyling delle ex caserme di via di Guido Reni. In questo caso buona parte degli attuali manufatti saranno demoliti per fare posto a una moderna area residenziale, con edifici bassi e viali pedonali immersi nel verde. Si tratta della stessa zona dove vedrà la luce il nuovo museo della Scienza disegnato dallo studio Adat. Tre giorni fa è stato presentato il progetto definitivo: il futuro museo sarà uno spazio interattivo, contenuto in una grande scatola di vetro, con al suo interno volumi sospesi che conterranno le sale espositive. Qui nascerà nei prossimi anni anche il grande Maxxi, il nuovo spazio del museo, i cui lavori sono già in corso. Infine c’è il piano di riassetto di tutto il quadrante targato Renzo Piano, con al centro il restyling di via Reni. In attesa che arrivino qui il tram della Musica e la fermata della linea C, nel 2033. ---End text--- Author: EMILIANO PRETTO Heading: Highlight: Image:Il rendering dello stadio della Lazio presentato da Lotito in Campidoglio: prevede un anello che sormonta la struttura originaria R Claudio Lotito, 68 anni, dal 2004 è presidente della Lazio T Come apparirà il Museo della Scienza in via Guido Reni fra Maxxi e dal parco della Musica. Anche lo stadio Flaminio si trova in questo quadrante T -tit_org- Il capolavoro di Nervi e i progetti di Lotito tra i musei del futuro -sec_org-