VERITÀ
Dir. Resp. Maurizio Belpietro
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Edizione del 29/06/2025
Estratto da pag. 15
Per i magistrati sbagliato sfrattare chi ruba la prima casa ai proprietari
Per i magistrati sbagliato sfrattare chi ruba la prima casa ai proprietari Nel mirino pure le norme sugli sgomberi accelerati. Confedilizia: «Incredibile» n Una relazione redatta il 23 giugno dall’ufficio del Massimario della Corte di cassazione solleva dubbi sulle nuove disposizioni del decreto Sicurezza in materia di sgomberi. Secondo i magistrati, l’articolo 10 - che introduce una procedura accelerata per liberare immobili occupati abusivamente - potrebbe causare «gravi situazioni di disagio sociale», specie quando gli occupanti si trovano in condizioni di precarietà e non hanno alternative abitative immediate. Detto in parole povere, ci si preoccupa più di chi, di fatto, ruba una casa al legittimo proprietario, che non di chi per lungo tempo non ha potuto godere del proprio immobile. In particolare, il decreto Sicurezza, da poco convertito in legge, introduce un pacchetto di norme volte a contrastare con maggiore efficacia le occupazioni abusive. La novità principale è la figura penale dell’occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui, punita con una reclusione da due a sette anni. La stessa pena si applica se l’immobile è pubblico, destinato a uso collettivo, oppure se la vittima è una persona vulnerabile per età o stato di salute. Si tratta di un fenomeno in costante crescita: secondo alcune stime, in Italia ci sarebbero oltre 50.000 abitazioni occupate illegalmente. «È incredibile che in un documento di una tale autorevolezza possa essere contenuta, sia pure attraverso il richiamo a una delle tante audizioni parlamentari sul decreto Sicurezza, un’affermazione del genere. In sostanza si evidenzia che la rapidità con la quale la nuova procedura prevede lo sgombero dell’immobile abusivamente occupato può creare un “disagio” all’occupante abusivo, che avrebbe difficoltà a cercare un altro alloggio in breve tempo», dice il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, «Sarebbe un ragionamento inaccettabile, comunque, ma diventa addirittura surreale quando si pensa che la procedura accelerata in questione riguarda solo il caso in cui la casa occupata sia quella che il decreto sicurezza definisce “u n ic a abitazione effettiva” della vittima del reato. Insomma, il legittimo proprietario rimane in mezzo alla strada e ciò di cui ci si preoccupa è dove vada a vivere quello che la casa gliel’ha rubata!». Un’altra novità significativa, infatti, riguarda la possibilità per i proprietari di ottenere uno sgombero immediato in caso di occupazione della propria abitazione principale. L’articolo 10 del decreto ha infatti introdotto nel Codice di procedura penale l’articolo 321-bis, che stabilisce un iter accelerato per restituire gli immobili ai legittimi proprietari, agevolando così l’intervento delle Forze dell’ordine. Peccato, però, che il nuovo articolo 634 del Codice penale preveda la «non punibilità» per l’occupante che collabora attivamente con le autorità, aiuta a chiarire i fatti e rilascia volontariamente l’immobile. Inoltre, il reato è in linea generale «perseguibile a querela», ma diventa «d’ufficio» se la vittima è una persona incapace per età o malattia. In sostanza, verrebbe da pensare che lo Stato cerchi di proteggere i proprietari vittime di occupazioni illegittime, pur con un occhio di riguardo verso chi per mesi, se non per anni, ha occupato una casa senza averne diritto. © RIPRODUZIONE RISERVATA ---End text--- Author: GIANLUCA BALDINI Heading: Highlight: Image:MATTONE Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia [Ansa] -tit_org- Per i magistrati sbagliato sfrattare chi ruba la prima casa ai proprietari -sec_org-