SOLE 24 ORE INSERTI
Dir. Resp. Fabio Tamburini
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Edizione del 27/06/2025
Estratto da pag. 11
Marlegno, case green per l`housing sociale - Ponte S. Pietro, Marlegno costruisce le case green per l`housing sociale
A ponte san pietro Marlegno, case green per l’housing sociale Ponte S. Pietro, Marlegno costruisce le case green per l’housing sociale Voci —a pag. 11 L’hub di Calcinate Prefabbricati Maria Chiara Voci N el nuovo stabilimento e hub di innovazione di Calcinate della Marlegno, in un crocevia logistico equidistante da Bergamo e Brescia, una ventina di strutture modulari prefabbricate in legno attendono, una di fianco all’altra, di essere completate con l’installazione degli impianti a servizio delle future abitazioni. Allo sguardo del visitatore, appaiono come tante piccole casette di un villaggio diffuso e monopiano: nella realtà, invece, sono una serie di nuclei pre-assemblati in tre dimensioni, già posizionati sui rimorchi che li trasporteranno alla destinazione finale a Ponte San Pietro. Sono celle ingegnerizzate in Bim, pensate per una circolarità a tutto tondo (nel montaggio e per l’eventualmente smontaggio) che, come dei lego, saranno affiancate, interconnesse o sovrapposte fino a creare tre palazzine di housing sociale. Un condominio di nuova generazione, in cui vivranno 36 famiglie. È una delle ultime commesse cui sta lavorando la Marlegno, industria delle costruzioni nel settore dell’edilizia green, fondata nel 2000 dalla famiglia Marchetti e oggi, in Italia, una delle pochissime aziende del comparto della bioedilizia (e non solo) ad aver sviluppato un approccio integrato che combina progettazione digitale, ingegnerizzazione, costruzione e consulenza lungo l’intero ciclo di vita degli edifici. Lo dimostrano le tecnologie brevettate (oltre ai moduli 3D, spicca ad esempio anche un sistema a guscio per la rigenerazione del costruito) e l’organizzazione in sei differenti Business Unit: case in legno, tetti e strutture in legno, Bioquartieri, General Contractor, moduli 3D e riqualificazioni. La crescita è evidente anche nei numeri: il valore di produzione è passato da 29,8 milioni del 2021 ai 40 del 2024; il portfolio ordini è aumentato da 45 milioni nel 2021 a 59 nel 2024; il capitale umano è stato rafforzato e si è passati dagli 82 collaboratori del 2021 ai 96 del 2024. L’azienda ha inoltre cambiato sede puntando su un nuovo hub dell’innovazione di 60mila mq, di cui 13mila dedicati a impianti produttivi con automazioni industriali 5.0 e oltre 2100 mq di uffici e showroom certificati LEED Gold. Tutto servito da un parco fotovoltaico, che produce 650 Kwh di energia rinnovabile e permette il recupero di 1683 tonnellate di CO2 ogni anno. «Il primo progetto che ha puntato in modo netto sulla sostenibilità è stato il Bioquartiere Borgo del Sole a Bolgore, realizzato fra 2010 e 2015, una iniziativa pionieristica che ha portato alla costruzione di 120 unità abitative tecnologiche e sostenibili – racconta il presidente Angelo Marchetti -. Da qui è iniziata una fase di ricerca e sviluppo, sostenuta anche attraverso partnership con università ed enti di ricerca, che ci consente di proporci come General Contractor, abbracciando l’industrializzazione dell’intero processo costruttivo, dal progetto al cantiere». I moduli in 3 dimensioni sono, senza dubbio, una delle applicazioni più straordinarie di questo pensiero e ben si adattano a tutti gli ambiti: da quello delle strutture ricettive per il camping a sviluppi residenziali e terziarie fino a opere pubbliche, da realizzare con rapidità, precisione e sostenibilità ambientale. Così anche il “Guscio”, un sistema innovativo che va oltre il concetto tradizionale di cappotto termico, trasformandosi in un involucro prefabbricato multifunzione, capace di rigenerare l’edificio sotto ogni punto di vista. Prosegue ancora Marchetti: «Il legno è un materiale formidabile, vero alleato per costruire il futuro dell’edilizia, grazie alla sua leggerezza, sostenibilità e capacità di stoccare CO2. Se è ben progettato e impiegato fa la differenza, ma da solo non basta. Serve integrarlo con tecnologie avanzate, ibridarlo con altri materiali per usare ciò che è necessario nel posto giusto e soprattutto impiegarlo in modo innovativo, grazie a processi standardizzati e a soluzioni in grado di fare la differenza per rapidità, razionalizzazione delle risorse, riduzione dei rischi. Tutto in una logica life cycle thinking, per il ciclo di vita attuale e futuro, di costruzione e decostruzione». Un obiettivo cui l’azienda lombarda guarda con attenzione. «Il focus non è solo sul materiale, ma sul processo – conclude Marchetti -. Siamo in una fase storica importante, che ha la responsabilità di trovare nuove strade per garantire ambienti sani alle persone. Guardare all’estero e all’esempio di altre filiere è stata la strada con cui la nostra impresa sta abbracciando la sfida del domani». © RIPRODUZIONE RISERVATA ---End text--- Author: Redazione Heading: Highlight: 59 ordinativi in milioni Il portafoglio ordini della Marlegno è di 59 milioni Il valore di produzione è passato da 29,8 milioni del 2021 ai 40 del 2024; il portfolio ordini è di 59 milioni Nella nuova sede un parco fotovoltaico, che permette il recupero di 1.683 tonnellate di CO2 l’anno Image:Sistema a Guscio. Il centro direzionale Velathri di Cecina, in provincia di Livorno -tit_org- Marlegno, case green per l'housing sociale Ponte S. Pietro, Marlegno costruisce le case green per l’housing sociale -sec_org-