CORRIERE TORINO
Dir. Resp. Luciano Fontana
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Edizione del 26/06/2025
Estratto da pag. 5
Campus, servono altri 50 milioni - Unito, il campus delle spese senza fine A Grugliasco servono altri 50 milioni
Il Polo scientifico Tra varianti, impianti e attrezzature le cifre aumentano ogni mese rispetto a quelle previste Campus,servonoaltri50milioni Grugliasco,icostiperlastrutturadell’universitàpassanoda120a170milionidieuro Unito,ilcampusdellespesesenzafine AGrugliascoservonoaltri50milioni Travarianti,impiantieattrezzature,icostidelpoloscientificosalgonoda120aquasi170milionidieuro Altri otto milioni di euro si aggiungono al conto, portando la spesa complessiva dell’Università vicina ai 170. I costi del nuovo campus di Grugliasco continuano a salire, mese dopo mese, variante dopo variante, rispetto alla stima iniziale di circa 120 milioni. L’ultima «integrazione» è stata discussa nel consiglio di amministrazione di giugno, dove è venuto a galla che l’ateneo richiederà un nuovo finanziamento bancario di 20 milioni di euro per coprire l’ampliamento della fornitura di arredi. L’approvazione definitiva del nuovo esborso sarebbe dovuta arrivare in una seduta straordinaria prevista entro giugno. «C’era un impegno a convocarlo — spiega Giacomo Pellicciaro, rappresentate studenti in Cda —. Così, ho inviato un sollecito per capire se verrà convocata o no». Con queste prerogative, il dossier di Grugliasco rischia di essere uno dei più importanti per la neo rettrice Cristina Prandi in carica dal prossimo autunno. Per ora la professoressa di Chimica preferisce mantenere il riserbo sulle politiche edilizie dell’ateneo e su chi se ne occuperà: «Stiamo facendo incontri in questi giorni», taglia corto. Ma nei corridoi dell’Università si fa strada l’ipotesi che la nuova «magnifica» possa tenere per sé la delega. a pagina 5 Aimola A ltri otto milioni di euro si aggiungono al conto, portando la spesa complessiva dell’Università vicina ai 170. I costi del nuovo campus di Grugliasco continuano a salire, mese dopo mese, variante dopo variante, rispetto alla stima iniziale di circa 120 milioni. L’ultima «integrazione» è stata discussa nel consiglio di amministrazione di giugno, dove è venuto a galla che l’ateneo richiederà un nuovo finanziamento bancario di 20 milioni di euro per coprire l’ampliamento della fornitura di arredi. L’approvazione definitiva del nuovo esborso sarebbe dovuta arrivare in una seduta straordinaria prevista entro giugno. «C’era un impegno a convocarlo — spiega Giacomo Pellicciaro, rappresentate studenti in Cda —. Così, ho inviato un sollecito per capire se verrà convocata o no». Con queste prerogative, il dossier di Grugliasco rischia di essere uno dei più importanti per la neo rettrice Cristina Prandi in carica in autunno. Per ora la professoressa di Chimica preferisce mantenere il riserbo sulle politiche edilizie dell’ateneo e su chi se ne occuperà: «Stiamo facendo incontri in questi giorni», taglia corto. Ma nei corridoi dell’Università si fa strada l’ipotesi che la nuova «magnifica» possa tenere per sé la delega, guidando in prima persona la complessa partita della Città delle Scienze e dell’Ambiente. Se la futura rettrice non si sbilancia, a parlare sono i documenti che raccontano i motivi che hanno portato all’ultimo innalzamento dei costi. Tra questi c’è l’adeguamento degli impianti per accogliere nuovi arredi tecnici nei laboratori. Poi, il cambiamento di destinazione d’uso di alcuni La neo rettrice Cristina Prandi spazi, che hanno richiesto interventi architettonici e impiantistici. Infine, è stata anticipata l’installazione di attrezzature scientifiche complesse, come camere climatiche, che non potevano attendere perché avrebbero interferito con i lavori edili in corso. Sono stati inoltre previsti impianti per futuri utilizzi (palestra, videosorveglianza, wi-fi) e l’adattamento di altre aree non destinate ad UniTo. Infine, è stato deciso di realizzare una recinzione tra il nuovo polo e l’area già esistente (dove hanno sede i dipartimenti di Agraria e Veterinaria), con modifica degli accessi, incluso uno nuovo su corso Torino, in funzione della futura viabilità dell’area. Solo quest’ultima modifica pesa un milione di euro. Ogni maggiorazione, in ogni caso, ricadrà sul bilancio dei prossimi anni, il leasing durerà fino al 2043 e costringerà l’ateneo a pagare un canone che potrebbe superare i 7 milioni annui. Anche i revisori dei conti hanno lanciato un richiamo, invitando a un «accertamento rigoroso» sulla possibilità di adottare soluzioni alternative nella selezione dei fornitori. «È un peso importante — spiega Chiara Acciarini, rappresentante esterna eletta in Cda — sul bilancio del nostro ateneo. Si dà per scontato che queste risorse arriveranno e si va avanti, ma senza valutare a fondo tutte le conseguenze degli aumenti. C’è stato un aumento di un quinto rispetto alla spesa iniziale. Di fronte a questi incrementi, mi chiedo anche di quanto rincarerà il canone. Prima era a 5 milioni, ora siamo già oltre i 6. I lavori sono stati avviati e ne riconosco il valore, ma i conti andrebbero fatti con chiarezza, passo dopo passo. Si parla di un nuovo finanziamento, ma ad oggi non abbiamo ancora certezze su nulla e non c’è un piano economico». Al momento, dal Rettorato di via Po, non arrivano commenti: «Parleremo quando gli organi di governo avranno completato il lavoro sul tema». Mattia Aimola © RIPRODUZIONE RISERVATA ---End text--- Author: Mattia Aimola Heading: Highlight: Image:? C’è stato un aumento di un quinto della spesa preventivata rispetto alla cifra iniziale Acciarini La neo rettrice Cristina Prandi ? Ho inviato un sollecito per capire se verrà convocata la promessa seduta straordinaria del cda Pellicciaro -tit_org- AGGIORNATO Campus, servono altri 50 milioni Unito, il campus delle spese senza fine A Grugliasco servono altri 50 milioni -sec_org-