GAZZETTINO BELLUNO
Dir. Resp. Roberto Papetti
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Edizione del 25/06/2025
Estratto da pag. 27
Asse proprietari- affittuari Il mercato sembra muoversi sui contratti "concordati"
Asse proprietari- affittuari Il mercato sembra muoversi sui contratti “concordati” L’ACCORDO BELLUNO Incentivare l’offerta degli affitti e incrociarla con la domanda, semplificando la burocrazia. Stanno dando buoni frutti gli Accordi territoriali sui contratti di locazione a canone concordato. Proprietari, piccoli proprietari e inquilini sono soddisfatti. Parliamo di contratti di locazione a uso abitativo a canone concordato, che sono stati siglati a febbraio a Palazzo Piloni. Interessano i comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti (Sedico e Borgo Valbelluna, Belluno e Feltre) ma è stato siglato anche l’accordo valido per gli altri Comuni della provincia suddivisi per aree di caratteristiche uniformi. A sottoscriverli sono stati l’Associazione Proprietà Edilizia-Confedilizia, Associazione Piccoli Proprietari Case, Asspi, e quelli degli inquilini (Sunia, Sicet e Uniat). A tratteggiare una sorta di bilancio dei primi mesi è Mauro De Carli, che rappresenta il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Affidatari (Sunia) Cgil. «Quando abbiamo iniziato il percorso, insieme agli altri colleghi dei sindacati e alle associazioni si è trattato anche di scrivere meglio i contratti di locazione. Il punto non era tanto bloccare i prezzi ma l’obiettivo era soprattutto quello di mettere a conoscenza il territorio, dopo 10 anni di apatia, di quali erano le regole nel fare contratti di locazione fatti bene. Obiettivo raggiunto – commenta quindi De Carli -. Nel corso di questi tre mesi sono arrivate, infatti, molte richieste di informazioni sul tema, da noi soprattutto inquilini. È importante che una casa non siano solo quattro mura, ma servizi e diritto di accoglienza». Ordine è stato fatto anche sui contratti transitori (quelli da 18 a 3 mesi, validi a determinati motivi). «Insomma – chiude per Sunia, De Carli – un percorso che giudico coerente con l’obiettivo che ci eravamo posti». Anche Michele Vigne di Confedilizia si dice soddisfatto: «Procedono bene e lavorano tutti, c'è un utilizzo notevole di questi accordi da quello che abbiamo constatato fino ad ora». Pensa lo stesso anche Michele Sacchet dell’Asspi: «Come associazione ho avuto molti contatti in questi mesi, circa questo tema. C’è chi chiede informazioni per poter affittare rimanendo nella legalità. Sì, sono emersi anche quelli che credono di fare i furbi». La sua associazione è cresciuta molto in tre mesi: «Contiamo una cinquantina di iscritti da febbraio, gente che ha visto il sito e si è informata. Per i prezzi anche Belluno sta mantenendo quelli allineati al mercato nazionale. Uno solo di questi soci ha voluto chiedere il massimo, ma in linea generale non vedo esagerazioni». Sotto un altro profilo, quello di incrociare domanda e offerta, procede anche la collaborazione tra Comune di Belluno, Associazione Proprietà Edilizia, Società Nuova Scs, Sunia (Cgil), Confindustria Belluno Dolomiti, Confartigianato Belluno, Ordine degli Architetti, Ordine degli Ingegneri e Collegio Geometri, il cui protocollo è stato siglato a marzo a Palazzo Rosso, con il Comune capoluogo capofila dell’iniziativa. Fe.Fa. © RIPRODUZIONE RISERVATA ---End text--- Author: fe. fa. Heading: Highlight: SIGLATO A FEBBRAIO IL PATTO TERRITORIALE PER SBUROCRATIZZARE LE PRATICHE NEI COMUNI MAGGIORI SOPRA I 10MILA ABITANTI Image: -tit_org- Asse proprietari- affittuari Il mercato sembra muoversi sui contratti “concordati” -sec_org-