REPUBBLICA MILANO
Dir. Resp. Mario Orfeo
Tiratura: 8709 - Diffusione: 10106 - Lettori: 79152
Edizione del 25/06/2025
Estratto da pag. 3
Nuove regole, l`edilizia è ripartita "Le richieste sono in aumento" - "Urbanistica, dopo le inchieste più 20 per cento di pratiche"
Nuove regole, l’edilizia è ripartita “Le richieste sono in aumento” Dati in salita dopo il rallentamento dovuto alle inchieste. Tancredi: “Pratiche cresciute del 20 per cento, segno di resilienza”. Il peso del cambiamento nella commissione Paesaggio “Urbanistica, dopo le inchieste più 20 per cento di pratiche” Adeguamento alle indicazioni della procura e azzeramento della Commissione paesaggio L’assessore Tancredi: “Segnali di ripresa e stiamo andando avanti con i grandi progetti” opo oltre un anno di paralisi delle pratiche urbanistiche arrivano i primi segnali di ripresa. La macchina degli uffici dell’urbanistica milanese si è rimessa in moto. «Negli ultimi mesi abbiamo registrato il 20 per cento in più di pratiche edilizie. Non si tratta di Scia (segnalazioni di inizio attività), ma di permessi di costruire». Un «segno della resilienza della città», per l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi. A a pagina 3 D n segnale di ripresa: la macchina degli uffici dell’urbanistica milanese si è rimessa in moto. «Negli ultimi mesi abbiamo registrato il 20 per cento in più di pratiche edilizie. Non si tratta di Scia (segnalazioni di inizio attività), U ma di permessi di costruire». Ad annunciarlo è l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi. «È un segno tangibile — prosegue ancora — di quella resilienza che la nostra città dimostra e ha dimostrato sempre». Insomma, gli uffici di Palazzo Marino sono tornati al lavoro macinando le pratiche. Nell’ultimo anno l’attività del settore urbanistica del Comune si era molto rallentata dopo le inchieste della procura per le ipotesi di lottizzazione abusiva per cui sono indagati anche alcuni funzionari di Palazzo Marino. Ora, però, il motore sembra ripartito. Diversi passaggi sono serviti a sbloccare l’impasse: dall’azzeramento della Commissione Paesaggio all’adeguamento delle regole del Comune alle indicazioni della procura. Così poco alla volta gli ingranaggi si sono rimessi in funzione. Un’altra spia positiva sono «le 24 proposte di manifestazione di interesse» arrivate al Comune per il Piano Casa, l’iniziativa per costruire 10 mila alloggi in dieci anni a canoni calmierati. «Non è un qualcosa di riconducibile alla burocrazia difensiva, è ben altro — afferma l’assessore — e contraddistingue Milano come unica città italiana, in assenza totale di una politica sociale sulla casa nel nostro Paese». Dalla Magnifica Fabbrica, agli Scali Ferroviari, al Campus Bovisa-Goccia firmato da Renzo Piano, fino alla riqualicazione di Santa Giulia. «Stanno andando avanti anche i grandi progetti che distinguono Milano: circa 20 iniziative di notevole importanza. Nessuna città europea ha così tanti progetti in corso e stanno tutti procedendo»: un’altra prova secondo Tancredi che «segnali assolutamente positivi ci sono». Certo non basta per dirsi fuori «dall’emergenza»: «Non culliamoci. Ma diciamoci anche che Milano ce la può fare». Mentre la città si è rimboccata le maniche, secondo l’assessore all’Urbanistica non si può dire lo stesso del governo: «Sono tre anni che è in carica e non si è visto un segnale che in qualche modo possa far pensare che ci sia la volontà di fare qualcosa per la rigenerazione urbana. Qualcosa che dia un po’ di fiducia al settore, oltre a provvedimenti molto parziali e marginali che spostano pochi interessi». Per una ripartenza vera, infatti, Tancredi torna a sottolineare come sia necessario avere «regole chiare. Noi stiamo rifacendo il Pgt. Ma il riordino legislativo che stiamo aspettando da anni che fine ha fatto?». Del Salva-Milano si sono perse le tracce in Senato, ma la discussione è ferma anche su una legge più generale e di ampio respiro sulla rigenerazione urbana, chiesta da tempo. La chiarezza servirebbe a evitare gli esposti: «Occorre divulgare regole certe anche ai cittadini: alcuni hanno fatto degli esposti proprio perché non capivano alcuni provvedimenti. Se vogliamo andare oltre una certa altezza, dobbiamo dire esattamente qual è il procedimento da utilizzare». «Ma non ci avevano detto che senza il Salva-Milano si sarebbe fermato tutto? — polemizza il Verde Carlo Monguzzi — . In città ormai governa Mandrake. Per mesi hanno messo in croce la magistratura e gli ambientalisti colpevoli di avere bloccato il progresso Poi è bastato riprendere con le regole che noi e la magistratura avevamo indicato e tutto va a gonfie vele». ---End text--- Author: MIRIAM ROMANO Heading: Highlight: Le nuove richieste edilizie non sono con la Scia ma permessi di costruire “Serve una legge più ampia sulla rigenerazione urbana” i numeri +20% Permessi di costruire Negli ultimi mesi la macchina delle pratiche edilizie di Palazzo Marino è ripartita. Secondo l’assessore all’Urbanistica, Giancarlo Tancredi, si è registrato un aumento di permessi di costruire del 20 per cento dopo uno stallo durato più di un anno. 150 Pratiche congelate Nell’ultimo anno l’amministrazione comunale ha dichiarato che circa 150 progetti urbanistici erano a rischio stop a causa delle inchieste della procura 20 Le grandi iniziative Sono i grandi progetti che stanno andando avanti nonostante le inchieste della procura: dalla Magnifica Fabbrica a Rubattino agli Scali ferroviari 165 mln Oneri persi Nel 2024, secondo i calcoli di Palazzo Marino, le casse comunali, a causa della paralisi dell’urbanistica, hanno perso circa 165 milioni di oneri di urbanizzazione Image: -tit_org- Nuove regole, l'edilizia è ripartita “Le richieste sono in aumento” “Urbanistica, dopo le inchieste più 20 per cento di pratiche” -sec_org-