DIARIODIAC
Dir. Resp. Giorgio Santilli
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Edizione del 24/06/2025
Estratto da pag. 60
FAR 2025 Periferie, politiche urbane al CENTRO per la giornata nazionale 23 Giu 2025 di M.Gia. Dopo un fine settimana all’insegna del coinvolgimento della cittadinanza, degli itinerari per esplorare gli ambiti urbani e dei concorsi di progettazione come strumento di garanzia per la qualità di quel che si andrà a realizzare, ieri il Festival dell’Architettura di Roma 2025 ha concentrato l’attenzione sugli interventi di riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. Le politiche urbane per le periferie sono state al centro di questa giornata del Festival dell’Architettura di Roma. Dopo un fine settimana all’insegna del coinvolgimento della cittadinanza, degli itinerari per esplorare gli ambiti urbani e dei concorsi di progettazione come strumento di garanzia per la qualità di quel che si andrà a realizzare, ieri FAR 2025 ha concentrato l’attenzione sugli interventi di riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie. Anticipando i temi che caratterizzano la Giornata nazionale delle periferie, che si celebra oggi (24 giugno), l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia ha promosso insieme alla Presidenza del Consiglio dei ministri una serie di tavole rotonde con rappresentanti istituzionali e locali, docenti universitari e professionisti. Ad aprire i lavori sono stati il Presidente OAR Alessandro Panci, insieme a Marco Villani, Vice - Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e Presidente del Gruppo di monitoraggio del Programma straordinario per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, Alessandro Battilocchio, Presidente della Commissione parlamentare sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, e Stefano Ciavela, Dirigente struttura di supporto Commissario straordinario per comune di Caivano. Con il coinvolgimento di sindaci e assessori di diverse città italiane, si è discusso di come agire sui territori che hanno necessità di intervento, di come riconnettere il tessuto sociale laddove ce ne sia bisogno, delle opportunità offerte dai progetti in campo e in particolare da quelle previste da uno strumento come il Bando periferie. Come ha spiegato il Presidente OAR Panci intervenendo in più momenti di FAR 2025, l’obiettivo di questo appuntamento - ideato e organizzato dall’Ordine degli Architetti di Roma e oggi giunto alla sua settima edizione - è «parlare alla città coinvolgendo le persone nel confronto dei temi centrali dell’architettura e della trasformazione urbana». Ha spiegato Panci parlando nel corso delle molteplici iniziative fin qui svolte in ambito FAR 2025: «Dalla prima edizione, che si è svolta principalmente all’interno della Casa dell’Architettura – l’edificio che l’Ordine gestisce per conto del Comune di Roma – abbiamo cominciato ad aprirci alla città, spostandoci nelle piazze, negli snodi urbani, negli slarghi e nelle strade. Il nostro obiettivo è stato, fin da subito, far comprendere come anche quegli spazi potessero essere vissuti in modo diverso. Da lì, abbiamo ampliato ancora di più il nostro raggio d’azione, arrivando a coinvolgere anche l’area metropolitana e l’hinterland romano. Non si tratta solo di espandere il Festival in senso geografico: vogliamo che entri davvero nelle case delle persone, che diventi parte della loro quotidianità. Fare rete con le istituzioni e non solo è essenziale. Il dialogo con il Comune, i Municipi, le università e tutti gli altri interlocutori ci permette di essere presenti in modo capillare sul territorio, rispondendo meglio alle esigenze dei cittadini. Il Festival è anche un’occasione per ascoltarli e ricevere, attraverso il confronto diretto, informazioni e spunti che altrimenti non emergerebbero». Concetti sottolineati in queste giornate iniziali di FAR 2025 anche da Alice Buzzone, direttrice del Festival dell’Architettura di Roma e Consigliera OAR, che spiega: «In questi anni di Festival abbiamo sperimentato sul campo un format che genera un coinvolgimento reale, soprattutto da parte della cittadinanza: questo è il nostro obiettivo. Abbiamo inaugurato la settima edizione di FAR all’insegna della collaborazione tra università, territorio, Comune di Roma, Ordine degli Architetti per dare il messaggio che serve coesione. Se riusciamo a essere davvero uniti, la città tutta ne trae vantaggio. Ciascuno può fare tanto, ma il passo successivo deve essere costruire insieme. Roma può avere un Festival dell’Architettura all’altezza delle grandi capitali europee, un appuntamento che coinvolga davvero tutta la città, portando ricadute economiche, culturali e sociali. In questi giorni, i nostri canali social, frequentati da architetti, ma anche da tanti non addetti ai lavori, hanno registrato quasi 250.000 visualizzazioni. Un risultato importante, che ci conferma quanto il Festival sia cresciuto gradualmente, anno dopo anno, grazie a lavoro in rete, fiducia accumulata, costruzione di relazioni». ---End text--- Author: M Gia Heading: Highlight: Image: -tit_org- Periferie, politiche urbane al CENTRO per la giornata nazionale -sec_org-