STAMPA TORINO
Dir. Resp. Andrea Malaguti
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Edizione del 24/06/2025
Estratto da pag. 48
La Commissione sulle periferie "Bene gli sgomberi male il degrado" - Periferie in chiaroscuro
La relazione della Commissione parlamentare che viene presentata oggi: "C'è degrado già vicino al centro Il 'ecupero urbano ostacolato dal piano regolatore vecchio". Promossi glisgomberi delle case occupate
La Commissione sulle periferie “Bene gli sgomberi male il degrado” Periferie in chiaroscuro La relazione della Commissione parlamentare che viene presentata oggi: “C’è degrado già vicino al centro Il recupero urbano ostacolato dal piano regolatore vecchio”. Promossi gli sgomberi delle case occupate L a relazione su Torino della Commissione parlamentare d’indagine: colpisce che la città abbia un centro elegante ma assediato dal degrado. Bene gli sgomberi, antiquato il piano regolatore. – PAGINA 48 T orino città dal doppio volto, Dottor Jekyll e Mister Hyde, con straordinari elementi di forza – che da certi punti di vista ne fanno un esempio da imitare per le altre metropoli italiane – ma anche imprevedibili fattori di debolezza. È questa la fotografia scattata dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle periferie, il cui presidente Alessandro Battilocchio (Forza Italia) oggi a Roma illustrerà la Relazione sui primi due anni di lavoro, in occasione della Giornata Nazionale delle Periferie. In sintesi, la visione è questa: colpisce gli osservatori esterni che Torino abbia «un centro molto elegante e curato, ma assediato dal degrado già ai suoi confini»; Battilocchio sottolinea che rispetto ad altre città italiane «qui la periferia non è tale in relazione alla mera distanza fisica dal centro». Un problema serio contro cui punta il dito la Relazione è «il Piano regolatore vecchio e molto ingessato, che rende difficili i progetti di recupero urbano di utilità sociale», come osserva il commissario parlamentare Antonino Iaria (M5S), che alle spalle ha un’esperienza da assessore all’Urbanistica a Torino. Invece funzionano bene gli sgomberi di case occupate, che non sono molte rispetto ad altre città e risultano in ulteriore calo, «grazie alla collaborazione fra Atc, Regione e Comune», come si legge nella Relazione. MAURIZIO BOSIO/REPORTERS La commissaria Augusta Montaruli (Fratelli d’Italia) dice che «resta molto da fare contro i “ras delle soffitte”, cioè contro il racket dell’affitto e del subaffitto, in edifici spesso fatiscenti, soprattutto in zona Barriera Milano»; un po’ in tutti i quartieri si registra poi il problema dei minimarket etnici «a cui viene concesso di derogare a ogni regola: orari di apertura, vendita di alcol, conservazione di cibi»; secondo Montarulli «sarebbe necessario che la Polizia urbana facesse più controlli, e se possibile che si istituisse un Nucleo specializzato in questa funzione». Comunque il presidente Battilocchio testimonia che quando ci fu l’ispezione ufficiale a Torino, otto mesi fa, a colpire la Commissione fu più di tutto «un settore del volontariato eccellente, molto ben strutturato e molto efficace, in tutte le sue articolazioni, dai salesiani alle associazioni laiche». Il commissario Antonino Iaria osserva che «recuperare immobili è il modo migliore per contrastare il degrado», e valuta che «con un piano regolatore meno ingessato a Torino si potrebbero riqualificare molti edifici e zone in abbandono, eliminando quei vuoti urbani in cui si rifugia i degrado sociale», e fa l’esempio della ex Manifattura Tabacchi in zona Regio Parco, di proprietà del Demanio e sottoposta a vincoli molto stretti. Nelle città italiane l’occupazione abusiva della case è diventata la manifestazione più acuta di allarme sociale; la commissaria Montaruli sottolinea che «ci sono stati numerosi interventi recenti in varie periferie, dalla Barriera Milano a Mirafiori, e l’attività continua. In questi casi la velocità di reazione delle autorità è importante, perché un’occupazione abusiva indisturbata ne incoraggia altre, mentre uno sgombero rapido non solo libera un appartamento ma ha un effetto deterrente contro fatti analoghi nei paraggi. È essenziale il lavoro del Nucleo Nomadi della Polizia municipale. Parecchie occupazioni sono seguite alla chiusura di campi nomadi. Agenti di polizia specializzati, che conoscono i punti di forza ma e di debolezza della normativa, si sono dimostrati una carta vincente per superare le difficoltà». — ---End text--- Author: LUIGI GRASSIA Heading: Highlight: Image:Uno scorcio di corso Giulio Cesare, nel quartiere Barriera di Milano -tit_org- La Commissione sulle periferie “Bene gli sgomberi male il degrado” Periferie in chiaroscuro -sec_org-