REPUBBLICA ROMA
Dir. Resp. Mario Orfeo
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Edizione del 24/06/2025
Estratto da pag. 5
Il Gra e il bosco la Roma del 2050 secondo Boeri - Metropolitana e boschi lungo il Gra ecco la capitale del 2050 secondo Boeri
Il Gra e il bosco la Roma del 2050 secondo Boeri Metropolitana e boschi lungo il Gra ecco la capitale del 2050 secondo Boeri L’archistar guarda anche al Tevere e all’archeologia “Ho scomposto Roma in 252 mini città isole in un mare verde” Come sarà Roma nel 2050? Una città più verde, con le ville e i giardini interconnessi tra loro a formare il più grande parco urbano del mondo. La visione è il frutto di 18 mesi di lavoro dell’archistar Stefano Boeri, presentata ieri in Campidoglio. A a pagina 5 ome sarà Roma nel 2050? Una città più verde, con le ville, le riserve e i giardini interconnessi tra loro a formare il più grande parco urbano del mondo. Con un Grande raccordo anulare trasformato in un anello percorso da una metropolitana circolare, circondata da boschi. E con nuove zone direzionali nei quartieri ad ovest. La visione è affascinante. Ed è quella partorita in 18 mesi di lavoro dell’archistar Stefano Boeri, presentata ieri in Campidoglio alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri. Il progetto architettonico, denominato “Laboratorio Roma050 - Il futuro di una metropoli arcipelago”, immagina tre scenari, uno al 2030, uno al 2050 e l’ultimo che guarda alla seconda metà del secolo, concentrando gli interventi su tre assi strategiC ci: la Roma dell’acqua, quella del Gra e quella dell’archeologia. In questi tre macro campi ecco alcune idee: nuovi giganteschi parchi fluviali, con il Tevere protagonista nelle varie anse urbane. Le vie consolari trasformate in corridoi ecologici e il Gra che da muro e autostrada urbana diventa un anello integrato con servizi lungo il percorso, mezzi su rotaia e ciclabili. Per arrivare a questo scenario Boeri ha scomposto Roma in 252 mini città, per capirne caratteristiche e interconnessioni. «Poi ha commentato l’architetto - abbiamo esaminato le zone permeabili. Se mettiamo insieme aree agricole, parchi e giardini, attorno alle infrastrutture, capiamo che queste sono i due terzi del territorio. Dunque immaginiamo una Roma che sia un arcipelago di isole connesse da questo mare verde». Ecco quindi i nuovi parchi fluviali. Ma anche il recupero di 20mila siti archeologici minori e la riqualificazione delle aree industriali. «Questo lavoro poggia le sue basi sulle trasformazioni che stiamo già realizzando - ha aggiunto Gualtieri - e disegna una Roma del futuro straordinaria. Una città che valorizza l’ambiente, la sua dimensione storica e le zone da rigenerare». Soddisfatto anche l’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia. «Era fondamentale avere questi nuovi indirizzi di sviluppo - ha detto - la Roma del futuro non si reggerà sull’edificato ma sul vuoto del suo verde. Serviranno investimenti ultra decennali. Ma era giusto partire». — E.PRE. ---End text--- Author: E PRE Heading: Highlight: Image:L’archistar Stefano Boeri e a destra il sindaco Roberto Gualtieri alla presentazione in Campidoglio R -tit_org- Il Gra e il bosco la Roma del 2050 secondo Boeri Metropolitana e boschi lungo il Gra ecco la capitale del 2050 secondo Boeri -sec_org-