SOLE 24 ORE
Dir. Resp. Fabio Tamburini
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Edizione del 23/06/2025
Estratto da pag. 10
Casa, più beneficiari ma detrazioni diluite Lavori edilizi Pesano lo stop alle cessioni, le dieci rate per le barriere e il plafond ridotto dei mobili Lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura è generalizzato dal 2025, ma già l’anno scorso tanti proprietari di casa hanno dovuto puntare sulle detrazioni fiscali, a causa dei vincoli che il Governo ha via via introdotto per frenare la monetizzazione dei tax credit edilizi. Si spiega così l’aumento dei beneficiari registrato per tutti i bonus casa nei modelli 730 presentati al Caf Acli in queste settimane. Modelli che fotografano – per l’appunto – le ristrutturazioni edilizie pagate nel 2024. I flussi di pagamento tramite bonifico rilevati dalle Finanze indicano che l’anno scorso è stato più o meno in linea con il 2023 e confermano questa lettura. L’agevolazione “generica” per il recupero del patrimonio edilizio vede salire i beneficiari al 45,5% dei contribuenti totali – era il 39,9% l’anno prima – e registra un leggero aumento della rata media detratta. Anche i beneficiari dell’ecobonus ordinario crescono, passando dal 10,3 al 12% del totale. Segno che coloro che detraggono la prima rata nel 2025 sono più numerosi di quanti hanno sfruttato l’ultima nel 2024. I singoli bonus casa, però, non sono tutti uguali. E nel modello 730 si riflettono anche le modifiche alla normativa introdotte nei mesi scorsi. Ad esempio, la rata media del bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche si riduce del 2,2% (da 1.287 a 1.259 euro) anche se la platea degli utilizzatori si allarga leggermente. Perché? Possiamo fare tre ipotesi. Nel 2024 la cessione e lo sconto – pur non vietati del tutto – sono stati fortemente limitati; il recupero della detrazione si è allungato da cinque a dieci (dimezzando la rata a parità di spesa); e dal 30 dicembre 2023 sono state esclusi da questa agevolazione il rifacimento dei bagni e la sostituzione degli infissi. Anche per il bonus mobili salgono i beneficiari ma si abbassa la rata di detrazione (-2,3%). A diluire l’importo, in questo caso, è il taglio alla spesa massima agevolabile, che nel 2024 è passata da 8mila a 5mila euro. Un livello inferiore alla “spesa media” degli ultimi dieci anni ricavabile dal 730/2025, pari a 6.878 euro. Si restringe anche la rata media del superbonus (-6,5%). E non è una sorpresa, perché il recupero in dichiarazione si è allungato a dieci anni e l’aliquota si è ridotta al 70 per cento. Se mai, ci si poteva aspettare una riduzione più pesante. Ma è vero che i numeri di chi sfrutta la detrazione sono bassissimi e il superbonus – pur depotenziato – ha continuato a essere usato tramite la cessione. —D. Aq. —C. D. O. © RIPRODUZIONE RISERVATA ---End text--- Author: d aq Heading: Highlight: Image: -tit_org- Casa, più beneficiari ma detrazioni diluite -sec_org-