VERITÀ
Dir. Resp. Maurizio Belpietro
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Edizione del 22/06/2025
Estratto da pag. 21
Ricorso alla Corte Ue per salvare gli affitti brevi I piccoli proprietari non vogliono balzelli online. Spaziani Testa: «Regalo agli hotel» L’ATTACCO CONTINUA n Pro.Loca.Tur, l’associazione italiana nata per tutelare i diritti dei proprietari di immobili concessi in locazione breve in forma non imprenditoriale, ha presentato un ricorso alla Corte di Giustizia Ue contro le disposizioni sul Regime del fornitore presunto (Deemed supplier segime Dsr) contenute nella direttiva «Vat in the Digital Age». Il Dsr stabilisce che l’Iva debba essere applicata anche ai privati che utilizzano piattaforme online per affittare le proprie proprietà a breve termine. In pratica, ogni volta che un privato affitta un immobile tramite una piattaforma digitale, l’operazione diventa soggetta all’Iva, anche se il proprietario non è un soggetto passivo Iva. L’associazione ha avviato anche un’azione legale contro il Consiglio, contestando l’estensione dell’Iva a cittadini che operano al di fuori del regime Iva. Secondo Pro.Loca.Tur, queste norme hanno un impatto sproporzionato sulla vita di persone comuni che affidano alle locazioni brevi una fonte di reddito essenziale, spesso necessaria per il proprio sostentamento, e che pubblicano i propri annunci tramite piattaforme online. «Queste disposizioni», sottolinea l’associazione, «impongono oneri normativi ingiustificati e violano principi giuridici fondamentali». In particolare, si contesta l’idea che le locazioni brevi siano da considerarsi concorrenza diretta degli hotel e che debbano essere trattate allo stesso modo. «Il nuovo regime Iva mette a rischio il diritto a un sostentamento dignitoso per molti cittadini comuni, violando principi fondamentali come la neutralità fiscale, la certezza del diritto, la libertà d’impresa e il diritto di proprietà», ha dichiarato Aymeric de Moncuit, socio dello studio legale Mayer Brown e rappresentante legale di Pro.Loca.Tur. Il ricorso si fonda su sette principali motivazioni giuridiche, tra cui gravi errori di valutazione, violazione dei principi di proporzionalità e parità di trattamento, e lesione dell’autonomia fiscale, del principio di sussidiarietà, della libertà economica e della tutela della proprietà privata. Nel frattempo, l’a ssociazione invita il mondo della politica a riconsiderare attentamente le nuove regole Iva per i privati che affittano immobili in forma non imprenditoriale, e a sostenere soluzioni che garantiscano la protezione dei loro mezzi di sussistenza, evitando il rischio di spingerli verso la dipendenza da sistemi pubblici di assistenza. «Si tratta di un provvedimento che stravolge le regole in essere da decenni di un tributo, l’Iva, che non dovrebbe mai applicarsi nelle transazioni fra privati», spiega alla Verità, Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia. «Un regalo agli alberghi, ai quali peraltro si applica un’aliquota che è meno della metà, un sopruso nei confronti dei proprietari di casa e un danno per il turismo. Ma dalla Ue, si sa, arrivano solo provvedimenti ideologici e/o frutto di pressioni di questa o quella categoria». ---End text--- Author: GIANLUCA BALDINI Heading: L’ATTACCO CONTINUA Highlight: Image: -tit_org- Ricorso alla Corte Ue per salvare gli affitti brevi -sec_org-