DIARIODIAC
Dir. Resp. Giorgio Santilli
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Edizione del 20/06/2025
Estratto da pag. 4
Demanio: nel 2024 investimenti per 4,7 miliardi senza consumo di suolo
SOSTENIBILITA' Demanio: nel 2024 investimenti per 4,7 miliardi senza consumo di suolo 19 Giu 2025 di Giusy Iorlano Tutti gli interventi sono stati progettati con l’85% delle operazioni che hanno riguardato la riqualificazione di aree urbane dismesse mentre il 57% ha integrato misure di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici. Il direttore Alessandra Dal Verme: “Continua l’impegno dell’Agenzia sulla sostenibilità ambientale e sociale”. Dal Piano Città degli immobili pubblici all’housing sociale passando per le residenze universitarie, il patrimonio scolastico e la sostenibilità nel lavoro: ecco tutti i numeri dell’ultima Rendicontazione di Sostenibilità dell’Agenzia. Demanio sempre più sostenibile. L'Agenzia che gestisce il patrimonio immobiliare dello Stato nel 2024, ha, infatti, realizzato investimenti per 4,7 miliardi di euro: tutti interventi progettati senza consumo di suolo con l’85% delle operazioni che ha riguardato la riqualificazione di aree urbane dismesse; il 57% ha integrato misure di resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici e il 42% ha adottato strategie di recupero sostenibile del territorio. Sono questi i dati principali emersi dalla Rendicontazione di Sostenibilità 2024 pubblicata dall’Agenzia del Demanio. Un documento, questo, che conferma “il percorso di trasformazione, avviato dal 2021, per promuovere sostenibilità, innovazione e digitalizzazione nella gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato”, sottolinea l'Agenzia. “Per la prima volta abbiamo sottoposto ad asseverazione la rendicontazione di sostenibilità dell’Agenzia, redatta su base volontaria”, ha sottolineato il direttore Alessandra dal Verme. “Ciò a testimonianza dell’impegno dell’Agenzia a misurare i progressi raggiunti in termini di sostenibilità ambientale e sociale in linea con gli indirizzi del Mef. Raccontare con numeri e risultati i progetti, le iniziative e i driver della nuova visione sulla cura del patrimonio immobiliare dello Stato favorisce la partecipazione e la condivisione, accelera gli interventi avviati e alimenta comportamenti e scelte improntate alla sostenibilità, moltiplicando così gli effetti dell’impatto rigenerativo. Il nostro patrimonio immobiliare pubblico, le nostre città, hanno una storia, un’identità che deve essere valorizzata e portata alla memoria per riscoprire bellezza, creatività e capacità di innovazione”, ha concluso il direttore. Il patrimonio gestito dal Demanio L’Agenzia del Demanio, responsabile della gestione, razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato, amministra ad oggi un portafoglio di 44 mila beni per un valore di circa 62 miliardi di euro costituito da beni appartenenti: al patrimonio indisponibile (beni in uso governativo): immobili principalmente ad uso ufficio sedi dei ministeri; al patrimonio disponibile: terreni agricoli, fabbricati rurali, immobili residenziali (nella maggior parte dei casi quote indivise di proprietà), immobili commerciali, immobili posseduti in quota; al demanio storico-artistico non in consegna al Ministero della Cultura: ville e palazzi storici, ex conventi, ex forti, mura cittadine; ad altro demanio indisponibile: beni dati in uso gratuito e perpetuo alle università o a enti ecclesiastici, beni confiscati, edilizia residenziale pubblica non ancora trasferita agli Enti locali. Data la pluralità di fonti attraverso le quali gli immobili entrano a far parte del patrimonio dello Stato, il portafoglio è, dunque, estremamente variegato per pregio, tipologia e uso. Ne fanno parte grandi compendi come caserme, uffici, complessi carcerari, ma anche immobili di maggiore complessità gestionale come infrastrutture (strade, ponti, canali, ex ferrovie), beni artistici e archeologici, luoghi di culto (chiese, cimiteri di guerra), montagne e foreste, e beni di minor pregio, come singole unità immobiliari, aree urbane e terreni agricoli di dimensioni minori. I beni edificati costituiscono, in termini numerici e di valore, il segmento di maggiore interesse. Oltre a questo patrimonio immobiliare, l’Agenzia gestisce anche gli immobili ricevuti in proprietà, con i Decreti di patrimonializzazione, all’atto della sua trasformazione in Ente Pubblico Economico avvenuta nel 2005. Il Piano Città degli immobili pubblici Il Demanio, nell'ultima Rendicontazione di Sostenibilità, ricorda, inoltre, che fino al 31 marzo 2025 sono stati firmati 22 'Piani Città' su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è quello di estendere l’iniziativa a 50 città italiane entro il 2026, promuovendo interventi strategici di rigenerazione urbana su un patrimonio di 126 immobili ad alto potenziale trasformativo. Tra gli interventi più rilevanti, emergono: Piano Città Ascoli Piceno, che prevede l’avvio di un progetto di sviluppo dei territori dell’Appennino centrale colpiti dal sisma del 2016 promuovendo operazioni di rigenerazione urbana attraverso il recupero di edifici storici inutilizzati e la riqualificazione di tre piazze cittadine, favorendo attrattività territoriale e risparmi da locazioni passive. Piano Città di Bari con la realizzazione del nuovo polo giudiziario della Città, un progetto da 400 milioni di euro che prevede il recupero di aree ex militari da anni in abbandono, ottenendo la certificazione LEED® Platinum, risultato mai raggiunto per un complesso pubblico in Italia, e la creazione di un parco urbano di 7 ettari. Housing sociale, residenze universitarie e patrimonio scolastico In questo contesto, si inseriscono le iniziative di housing sociale (student/affordable/senior/turn housing) e del co-housing (social/supportive/ senior), finalizzate a rispondere ai nuovi fabbisogni abitativi attraverso modelli innovativi di partenariato pubblico-privato. Particolare attenzione è rivolta alle residenze universitarie, tema prioritario del PNRR, per cui l’Agenzia ha avviato una collaborazione con il Ministero dell’Università e delle Ricerca (Mur) e il Mef. Sono stati individuati 28 immobili che potrebbero garantire fino a 5 mila nuovi posti letto, con la possibilità di coprire ino al 30% dei costi di riqualificazione per favorire investimenti anche in aree meno servite. Il nuovo modello di Partenariato Pubblico-Privato (PPP), basato su concessioni pluriennali, consentirà di coniugare la valorizzazione del patrimonio pubblico con la creazione di un servizio essenziale per gli studenti. Parallelamente, l'Agenzia del Demanio sta portando avanti un'iniziativa per il recupero e l'ammodernamento degli edifici scolastici, in collaborazione con l'Unione delle Province Italiane (Upi). Questo programma offre alle Province un supporto tecnico completo, dalla progettazione alla realizzazione, con un focus particolare sull'efficienza energetica e la sostenibilità ambientale. A beneficiarne da subito sono 65 scuole del Sud selezionate con un progetto pilota nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia. La sperimentazione coinvolge in totale 129 edifici: 111 istituti di proprietà provinciale e 18 nel portafoglio delle Città metropolitane. La convenzione recentemente siglata permetterà di ottimizzare le performance degli edifici scolastici, contribuendo a una gestione più sostenibile del patrimonio pubblico destinato all'istruzione. La sostenibilità nel lavoro L’approccio sostenibile dell’Agenzia del Demanio riguarda anche la valorizzazione dei propri dipendenti, il loro sviluppo professionale e l’attenzione al benessere in un ambiente di lavoro basato sul rispetto delle diversità, su equità e inclusione. Nel 2024, l’Agenzia ha erogato 36.767 ore di formazione, ha rafforzato le politiche di welfare e di conciliazione vita-lavoro, attivato programmi di empowerment, leadership e pari opportunità, con il 40% di donne in ruoli di responsabilità. La Rendicontazione La Rendicontazione è stata redatta su base volontaria ed è stata sottoposta per la prima volta ad asseverazione indipendente. “Nell’ambito di questo importante processo l’Agenzia del Demanio ha scelto di avviare un graduale allineamento ai requisiti introdotti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), recepita in Italia con il Dlgs 125/2024, ponendo le basi per una crescente armonizzazione con il nuovo quadro normativo europeo sulla sostenibilità”, sottolinea l'Agenzia. La misurazione dei risultati, spiega il Demanio, "è affidata a un sistema di indicatori (Kpi), anche in ottica Esg, coerente con gli standard internazionali. Gli indicatori, in una prima fase limitati alla valutazione dei singoli interventi edilizi, saranno progressivamente applicati per misurare gli impatti più generali prodotti dall’Agenzia attraverso i Piani città degli immobili pubblici, lo strumento adottato per pianificare in modo integrato la rifunzionalizzazione e la valorizzazione degli asset pubblici, in sinergia con le istituzioni del territorio”, conclude. ---End text--- Author: Giusy lorlano Heading: Highlight: Image: -tit_org- Demanio: nel 2024 investimenti per 4,7 miliardi senza consumo di suolo -sec_org-