REPUBBLICA TORINO
Dir. Resp. Mario Orfeo
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Edizione del 20/06/2025
Estratto da pag. 7
Sorpresa immobiliare corrono le vendite dei negozi a Torino I dati Fimaa sul 2024 registrano una crescita del 22% nel segmento Grande interesse per quartieri meno considerati come Barriera onostante le tante serrande abbassate qui e là per Torino, il mercato immobiliare cittadino riserva delle sorprese: le compravendite di negozi nel 2024 sono cresciute di un 22%. Ben 1.285 quelle contate dalla Fimaa Torino, l’associazione degli agenti immobiliari aderenti ad Ascom Confcommercio. Ma secondo il presidente Franco Dall’Aglio non è nulla di strano. «È tutta una questione di rendimenti lordi», spiega. Quelli dei negozi, quando vengono messi in affitto, sono più alti di quelli delle abitazioni. «A Torino si aggirano tra il 9% e l’11% e questo attrae investitori. I rendimenti delle case sono molto più bassi, intorno al 4-5%». Certo, le zone ad alto rendimento non si trovano in centro città dove il costo del metro quadro è elevato, ma in zone più periferiche, come a Barriera di Milano, vicino alla Manifattura Tabacchi, e nelle aree vicine alla linea dove un giorno passerà la metro 2. «Una parte degli investitori, in un 25% dei casi, chiede il cambio di destinazione d’uso del negozio in alloggio, mentre il resto viene locato ai commercianti», prosegue Dall’Aglio. Che ricorda di aver accompagnato lui stesso dei milanesi interessati ad acquistare dei locali commerciali nella periferia nord. La presidente di Ascom, Maria Luisa Coppa, frena l’entusiasmo. «Sorprende la capacità di reazione della nostra città. Il mercato degli immobili commerciali ha mostrato segnali positivi, é vero. Questo però non ci deve far dimenticare le fragilità. La desertificazione commerciale, la trasformazione degli stili di consumo e la riconversione indiscriminata degli N spazi commerciali in alloggi per turisti che minacciano l’equilibrio di interi quartieri». Poi l’invito a lavorare per rafforzare il sistema ai tavoli istituzionali, promuovendo politiche pubbliche mirate: «Le zone dove il commercio è ancora vivace richiedono tutela perché i negozi rappresentano un presidio sociale oltre che economico». Ben diversi i dati del mercato degli uffici e di quello delle abitazioni. Qui c’è molta meno effervescenza. Le transazioni degli uffici nel 2024 sono state appena 254, e sono state stabili. Mentre le transazioni di case, numericamente più importanti, sono state 15.118 su Torino. Ma hanno segnato appena un +1,6%. Un buon risultato se si considera che nel 2023 il mercato residenziale se la passava male. Tutto merito oggi del contenimento dell’inflazione e della discesa dei tassi di interesse che continuano ad animare l’interesse dei torinesi e degli investitori anche in questi primi mesi del 2025. Le aree della città presentano un andamento diversificato: la periferia sud ovest, con quartieri come Santa Rita, Mirafiori, Nizza Millefonti, si conferma l’area più dinamica con 5.153 transazioni (34% del totale), seguita dalla 3.656 transazioni della periferia nord (Barriera di Milano, Regio Parco, Borgo Vittoria e altri). Rallentano invece le compravendite in zone come la Collina (dove sono state poco più di 500) e come il centro storico (1.228). A penalizzare qui è il prezzo a metro quadro che resta alto, in genere superiore a quello che è il prezzo medio al metro quadro che a Torino si aggira sui 2.210 euro. Le compravendite si concentrano soprattutto su tagli medio-piccoli, con superfici comprese tra 50 e 85 ma e tra 85 e 115 metri quadri, a conferma che l’acquirente ricerca spazi funzionali e ben collegati. Gli acquirenti chiedono sconti inferiori rispetto al passato. Con l’aumento delle compravendite è cresciuto anche l’accesso al credito. La riduzione dei tassi d’interesse, arrivati a valori tra il 3% e il 3,5%, ha rilanciato la richiesta di mutui. Il primo trimestre del 2025 ha fatto registrare un +42% nelle richieste rispetto allo stesso periodo del 2024, un segnale incoraggiante per il proseguimento della ripresa. ---End text--- Author: STEFANIA AOI Heading: Highlight: CASA A TORINO Torino Città metropolitana Volumi compravendita residenziale 15.118 compravendite +1,6% 34.604 compraventite +1,1% Quotazioni medie 2.210 €/mq - aumenti zone riqualificate 1.125 €/mq (lieve crescita) Preferenze di acquisto 50 - 85 mq e 85 - 115 mq - media 82 mq media 82 mq Negozi 1.285 transazioni +22,3% 1.984 transazioni + 14,9% U?ici 254 transazioni (stabile) 442 transazioni +1,4% FONTE: FIMAA Quota transazioni per macroarea 2024 Variazione dal 2023 al 2024 Quota NTN 2024 per macroarea 516 -4,0% 3,4% NUOVA TORINO 2.553 3,7% 16,9% PERIFERIA NORD 3.656 1,6% 24,2% PERIFERIA SUD-OVEST 5.153 2,6% 34,1% TORINO STORICA 1.228 -3,8% 8,1% VECCHIA TORINO 1.993 0,7% 13,2% Non classificabili 19 0,1% TOTALE TORINO 15.118 1,6% 100,0% COLLINARE OLTREPO Withub Image:Il quartiere torinese Barriera di Milano è al centro di un nuovo inaspettato interesse del mercato immobiliare T -tit_org- Sorpresa immobiliare corrono le vendite dei negozi a Torino -sec_org-