MESSAGGERO
Dir. Resp. Massimo Martinelli
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Edizione del 20/06/2025
Estratto da pag. 9
Bonus ristrutturazioni prima casa al 50% - Prima casa, bonus al 50% (anche su garage e cantine)
> Chi compra e ristruttura un'abitazione per viverci godrà di agevolazioni più alte Per lavori nelle parti comuni dei condomini ai proprietari spetta l'incentivo pieno
Circolare delle Entrate anche per Ecobonus e Sismabonus Bonus ristrutturazioni prima casa al 50% Prima casa, bonus al 50% (anche su garage e cantine) Chi compra e ristruttura un’abitazione per viverci godrà di agevolazioni più alte Per lavori nelle parti comuni dei condomini ai proprietari spetta l’incentivo pieno ` P rima casa, bonus al 50%, anche su garage e cantine. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito i meccanismi sul nuovo funzionamento delle agevolazioni per le ristrutturazioni e l’efficienza energetica delle abitazioni. Chi compra e ristruttura un’abitazione per viverci godrà di agevolazioni più alte. Per lavori nelle parti comuni dei condomini ai proprietari spetta l’incentivo pieno. A pag. 9 IL PROVVEDIMENTO ROMA I bonus edilizi premiano la prima casa. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito una volta per tutte le perplessità e i dubbi dei contribuenti sul nuovo funzionamento delle agevolazioni per le ristrutturazioni e l’efficienza energetica delle abitazioni. Criteri e aliquote erano stati rivisti dall’ultima legge di bilancio. In manovra il governo aveva deciso di contenere la portata degli incentivi, fissando la percentuale dello sconto fiscale per quest’anno al 36%. Una stretta dettata anche dalla necessità di mantenere il cammino della spesa all’interno del nuovo quadro di regole di bilancio europee e del piano pluriennale concordato con Bruxelles. La volontà, in manovra, è stata di tarare meglio gli incentivi. Non si è voluto tuttavia penalizzare il gran numero di italiani che hanno una casa di proprietà. Per questo i vari bonus ristrutturazioni, ecobonus e sismabonus saranno più generosi per gli interventi «realizzati dai titolari di diritto di proprietà e di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale». Tradotto dal linguaggio della burocrazia, si parla dei proprietari di casa quindi. Anche chi compra e ristruttura potrà godere del bonus pieno. Principio che vale anche per le pertinenze, come ad esempio garage o cantine. Pertanto, per le prime case le detrazioni che abbassano il conto da pagare al fisco resteranno quest’anno al 50%, mentre la riduzione al 36% varrà soltanto per le seconde o terze case. Dal prossimo anno e nel 2027 ci sarà un’ulteriore sforbiciata alle aliquote. Scenderanno infatti al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le altre. I FAMILIARI Il documento rilasciato dagli uffici dell’Agenzia diretta da Vincenzo Carbone dà anche garanzie agli italiani e alle italiane che hanno acquistato un immobile, hanno deciso di ristrutturare e che, proprio per i lavori, non possono andare ad abitare in modo stabile nell’abitazione appena comprata. Un caso scuola delle possibili controindicazioni della stretta. Il rischio per loro era rimanere penalizzati e poter beneficiare di un agevolazione meno conveniente per via della casa considerata come seconda abitazione. La circolare interviene per sanare questa lacuna. Lo sconto fiscale resta più elevato di quello ordinario, l’importate è che l’immobile venga adibito a prima casa una volta finiti i lavori. Spiega ancora l’Agenzia che la detrazione sarà al 50% anche per le case adibita a «dimora abituale» da un familiare. Tuttavia siccome vale sempre la regola che a beneficiare dello sconto più sostanzioso può essere soltanto il possessore dell’abitazione, eventuali spese sostenute da un convivente del proprietario, o da un affittuario, dovranno accontentarsi del bonus al 36% quest’anno e di agevolazioni al 30% nel prossimo biennio. Per Confedilizia, quelle contenute nella circolare sono «precisazioni importanti». Sin dall’approvazione della manovra l’associazione dei proprietari immobiliari aveva chiesto di spiegare bene il perimetro di applicazione delle misure pensate nell’ottica di contenere la spesa pubblica e il peso degli aiuti sul deficit. Il documento interviene anche sui condomini. In questo caso il dubbio era come comportarsi per gli interventi agevolati che riguardano parti comuni degli edifici e che quindi non possono essere considerati abitazione principale. La risposta è che il bonus pieno spetta per le quote di spese in capo al singolo condomino-proprietario. In questo caso potrà godere del 50%, gli altri, ad esempio chi è in affitto, avrà il 36%. Non è l’unica novità. Alcune delle precisazioni della circolare riguardano il vecchio Superbonus 110%, ora non più maxi, così come pensato per far ripartire economia ed edilizia dopo le secche del Covid, ma ricondotto ad aliquote più contenute. Per quanto riguarda la detrazione ora portata al 65% e prevista a favore dei condomini, delle persone fisiche che realizzano interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari, delle Onlus, delle Organizzazioni di volontariato e delle Associazioni di promozione sociale, lo sconto fiscale è riconosciuto a patto che, entro il 15 ottobre 2024, risulti presentata la Cila, sia stata adottata la delibera assembleare, sia presentata l'istanza per l'acquisizione del titolo abilitativo se gli interventi comportano demolizione e ricostruzione. Alcune precisazioni riguardano la sostituzione degli impianti di riscaldamento. I bonus proseguiranno per tutto il 2025, ma soltanto per l’installazione di impianti eco-sostenibili. Infine l’Agenzia ricorda che i contribuenti che hanno sostenuto spese nel 2023 per interventi agevolati potranno scegliere di ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo e precisa che la scelta potrà essere fatta presentando entro il prossimo 31 ottobre una dichiarazione integrativa. Confermato anche il bonus mobili con un limite di spesa di 5.000 euro. IL DECRETO Intanto oggi, in Consiglio dei ministri, è atteso un decreto economico che tra le altre misure dovrebbe contenere il rinvio a fine anno dell’entrata in vigore della sugar tax, la riduzione dell’Iva sulle opere d’arte e la proroga di alcuni adempimenti previsti dal regolamento sui cripto-asset. Le prime due misure sono attese da tempo. Sull’iva la volontà è di allineare il mercato italiano a quello di altri grandi Paesi europei. In Italia l’Iva sulle transazioni di opere è al 22% (al 10% per le cessioni fatte dagli autori dell’opera o dagli eredi), in Francia e Germania, dal primo gennaio, scende al 7% e al 5,5%. La volontà è quindi portare verso queste percentuali la tassazione. Quanto alla tassa sulle bibite, varata nel 2019, si tratta dell’ennesimo rinvio. Andrea Pira © RIPRODUZIONE RISERVATA ---End text--- Author: Andrea Pira Heading: Highlight: CONFEDILIZIA PROMUOVE LA CIRCOLARE CON I CHIARIMENTI: «PRECISAZIONI IMPORTANTI» NEL 2026 E NEL 2027 LO SCONTO FISCALE CALA. CONFERMATO IL CONTRIBUTO SUI MOBILI CON UN LIMITE DI 5.000 EURO Image:96.000 In euro il limite di spesa per gli interventi edilizi 36 La percentuale dell’aliquota per i bonus ordinari 65 Il nuovo sconto del vecchio Superbonus Un cantiere edilizio. Il governo ha rivisto in manovra il sistema di detrazioni per le ristrutturazioni -tit_org- Bonus ristrutturazioni prima casa al 50% Prima casa, bonus al 50% (anche su garage e cantine) -sec_org-